HENGE PARTECIPA ALLA REALIZZAZIONE DEGLI INTERNI DI ‘REBIS’
Il nuovo ristorante, firmato dallo Chef Giovanni di Giorgio e da Alice Nicoletti, nasce tra le mura di Palazzo Garibaldi a Desenzano del Garda
15 luglio 2025

15 Luglio 2025 – Henge annuncia con orgoglio la sua partecipazione al progetto Rebis, il primo ristorante firmato dallo chef stellato Giovanni Di Giorgio, situato nel cuore del centro storico di Desenzano del Garda, all’interno dello storico Palazzo Garibaldi, un edificio monumentale che risale al XVI secolo.
La collaborazione tra Henge e la proprietà di Rebis, lo chef Di Giorgio e Alice Nicoletti, nasce dal desiderio condiviso di raccontare la materia, la trasformazione e il contrasto armonico tra storicità e innovazione. Valori che si riflettono tanto nella filosofia gastronomica quanto negli ambienti di Rebis, realizzati attraverso un dialogo progettuale tra il committente e dal team di interior design Henge, guidato dall’architetto Isabella Genovese. Concetti che trovano espressione negli ambienti, in perfetto equilibrio con l’anima secolare dell’edificio.
Materia, luce e storia: un progetto total Henge
All’interno di Rebis, l’esperienza ha inizio sin dall’ingresso, dove l’atmosfera si fa subito carica di significato e suggestione. La Hall accoglie gli ospiti con un elemento scenografico di grande impatto: Ozone, un monolite maestoso composto da un blocco di pietra naturale dalla potenza sobria. La sua presenza, essenziale e sofisticata, è al tempo stesso funzionale ed evocativa. A sormontarlo, Skyfall, un’installazione luminosa che si manifesta come una cascata sospesa di vetro acidato e gocce in ottone brunito. Il suo flusso verticale introduce sin da subito il concetto di trasformazione, materia e luce, anticipando il racconto sensoriale del ristorante.
Le pareti che racchiudono questo primo spazio sono rivestite con l’architectural system Linejust in rovere, vero tributo all’eccellenza manifatturiera e alla cura su misura, dove la sapienza artigiana si sublima in un gesto elegante. Questa superficie continua cela con discrezione il guardaroba, contribuendo a mantenere la pulizia formale dello spazio.
Superato l’ingresso, si accede alla sala principale, dove prende forma il cuore conviviale del progetto. I tavoli Shift, realizzati su misura, rappresentano un dialogo autentico tra arte e manifattura, contraddistinti da una presenza scultorea forte e vibrante. La loro estetica è netta, solida, ma mai invasiva: raccontano con chiarezza l’idea di unicità e trasformazione che permea ogni elemento dello spazio. Le sedute che li accompagnano alternano due modelli iconici del mondo Henge: le Hexagon, con le loro curve avvolgenti e una struttura scolpita in ottone brunito che le rende quasi dei micro-architetture, e le Jill, poltroncine dal design snello e disinvolto, eleganti nella loro leggerezza materica.
A corredo, sono state installate due eleganti lampade Pipe a sospedione, valorizzate appieno dalla posizione strategica in corrispondenza dell’affresco centrale. L’intero progetto illuminotecnico è stato concepito per esaltare ogni superficie e dettaglio, con un’attenzione particolare alla resa dei materiali naturali e alla valorizzazione degli affreschi rinascimentali.
Fulcro scenico della sala è l’ampia cucina a vista, completamente open space. Qui il gesto culinario si fa spettacolo e il confine tra sala e cucina scompare. Gli ospiti possono osservare da vicino l’azione della brigata guidata dallo chef stellato Giovanni Di Giorgio, cogliere ogni sfumatura della preparazione, percepire il ritmo del servizio: la materia, in questa zona, è in continua trasformazione, in un equilibrio tra precisione tecnica e slancio creativo. Quattro posti privilegiati, direttamente al Kitchen Table, permettono un’interazione ancora più profonda con lo chef, per un’esperienza immersiva e diretta.

Riservata e raccolta, la Sala Privata ospita il tavolo Ted, lungo 3,40 metri, massima espressione di essenzialità strutturata. Linee nette e proporzioni rigorose dialogano con un’estetica spinta dal contrasto: la gamba asimmetrica crea una tensione dinamica, mentre l’incontro tra metallo e pietra aggiunge un’intensità tattile e visiva raffinata. Il tutto è illuminato da Starlight, un pezzo in platino brunito che si articola come una ramificazione scultorea: essenziale nelle linee, ma potente nella sua presenza spaziale, capace di tracciare geometrie di luce sospese, tra rigore e poesia.
A completare la sala, una madia in rovere su misura e la libreria scenografica Unicode, che si sviluppa verticalmente con una composizione alternata di ripiani in metallo e pietra pregiata. L’effetto è quello di un segno grafico tridimensionale, dove la funzionalità si eleva a gesto artistico. Accanto, una zona lettura arricchisce ulteriormente l’ambiente: le lampade Pipe da terra illuminano con discrezione una poltrona Radical, presenza magnetica e seducente, dalle dimensioni avvolgenti e audaci, capace di interpretare con esuberanza tanto l’intimità, quanto la convivialità. A completare la composizione, il tavolo Poke, piccola icona di poesia e artigianalità, introduce una nota raffinata, unendo forma e funzione con la leggerezza e il fascino dell’handmade.
Ogni ambiente, ogni elemento, parla il linguaggio Henge: quello di un design materico e contemporaneo, capace di esaltare la storicità senza mai sovrastarla, in un continuo equilibrio tra radici e visione.
La suite si configura come uno spazio residenziale intimo ed esclusivo, pensato per accogliere l’ospite in un’atmosfera di sofisticata quiete e comfort. Qui, ogni elemento contribuisce a creare una narrazione coerente, in equilibrio tra eleganza contemporanea e richiami materici alla storia del luogo.
Protagonista è il letto Noctis, che unisce solidità e morbidezza grazie a una struttura giroletto e testiera in legno massello, rivestita in un pregiato tessuto nabuk blu. Questa scelta cromatica non è casuale: il blu richiama con discrezione la palette degli affreschi che decorano il soffitto, creando un sottile filo conduttore tra arredo e architettura, passato e presente.
Ai lati del letto si trovano i tavolini Twistable, veru e propri oggetti scultorei dal forte carattere materico. A completare e definire la luce della stanza, le lampade Pipe a sospensione, che calano leggere dallo spazio superiore, aggiungendo un tocco di leggerezza formale per creare un’atmosfera raccolta e sofisticata.
Design e progetto nel rispetto della storia
Il progetto Rebis, guidato dalla project manager Alice Nicoletti, esperta in interventi di valorizzazione su beni vincolati, ha mantenuto l’impianto murario originario del Palazzo, con un approccio conservativo e rispettoso delle componenti storiche e artistiche. La filosofia progettuale ha seguito il principio del ‘volume nel volume’, evitando qualsiasi alterazione dell’impianto esistente.
L’intervento è stato pensato come un atto di equilibrio tra materia e memoria, con una palette cromatica ispirata ai toni originali delle volte affrescate - carta da zucchero, blu profondi, oro antico - ripresa nei materiali naturali e nelle texture selezionate da Henge.
Particolare attenzione è stata dedicata al lighting design, concepito con criteri museali per valorizzare affreschi e tavoli, con la possibilità per l’ospite di regolare l’intensità luminosa sul proprio tavolo.
Rebis: Cibo oltre la materia
Con 26 coperti, una cucina open-space visibile dall’esterno e un esclusivo Kitchen Table all’interno dell’area operativa, Rebis rappresenta una nuova idea di ospitalità che va oltre il concetto di ristorazione. Qui il design, la luce, la materia e il cibo si fondono in un’esperienza alchemica.
L’ambiente, curato in ogni dettaglio, diventa parte integrante del racconto gastronomico, dove anche il menu è pensato come un percorso di trasformazione e alla poesia. Tra i passaggi più evocativi, un piatto è dedicato ad Alda Merini: un omaggio alla poetessa che rafforza la componente emozionale e culturale del luogo., intrecciando la narrazione culinaria con suggestioni letterarie.
Il ristorante sarà aperto al pubblico a partire dal 28 Giugno 2025, con servizio serale e chiusura il lunedì. Un progetto che aspira a diventare un nuovo riferimento per la gastronomia d’eccellenza, capace di unire arte, architettura, design e alta cucina sotto un unico nome: Rebis.

NOTE PER LA STAMPA
HENGE
Fondata nel 2011 da Paolo Tormena, attuale CEO, e dall’architetto Isabella Genovese, Henge è un marchio italiano di arredamento che unisce l’eccellenza artigianale a un design visionario. Henge è un laboratorio creativo la cui filosofia è radicata nella ricerca di materiali unici e nell’innovazione, dando vita a pezzi senza tempo che fondono tradizione e modernità.
Negli ultimi anni, Henge ha ampliato la propria presenza internazionale con l’apertura di showroom nelle principali capitali del design a livello mondiale. Oggi, Henge è presente in oltre 70 Paesi attraverso la propria rete e collabora con importanti architetti e interior designer, tra cui Massimo Castagna, Ugo Cacciatori, Yabu Pushelberg, Johanna Grawunder e Tanju Özelgin.
Nel 2024, Henge ha inaugurato un flagship store di 600 metri quadrati nel cuore di Chelsea, a Londra, durante il London Design Festival, e il suo primo showroom negli Stati Uniti, situato nel Design District di Miami, aperto in concomitanza con la settimana culturale di Miami a dicembre. A Giugno 2025, Henge annuncia l’apertura di uno showroom monomarca a Dubai e prevede di aprire uno showroom a Venezia entro la fine dell’anno, in un palazzo sul Canal Grande, consolidando ulteriormente la propria presenza in Italia e offrendo un nuovo spazio in cui clienti e professionisti del settore potranno immergersi nell’universo del brand. henge07.com | @henge_official
REBIS
REBIS Restaurant, a Desenzano, è il nuovo progetto gastronomico firmato da chef Giovanni di Giorgio. Rebis è il Matrimonio alchemico, l'unione di elementi diversi - ma tutti originari di una materia primigenia - che, attraverso l'atto della trasformazione, si ricompone in unità.
È ispirandosi a questo principio, traducendo l’istinto in gesto, che Giovanni Di Giorgio crea il suo Rebis: una cucina profonda e ragionata, dove gli opposti si attraggono, la complessità dei quattro elementi (Cielo, Terra, Acqua e Fuoco) si ricompone nell’Uno.
REBIS si prefigge l'obiettivo di diventare un punto di riferimento nel panorama gastronomico, attraverso la contaminazione esperienziale tra Gusto, Architettura e Design: il ristorante, che ha sede all’interno del palazzo che nel 1862 ospitò Giuseppe Garibaldi, è stato restituito a nuova vita dallo sguardo attento della project manager Alice Nicoletti, che ha integrato in maniera armonica linee moderne e materiali d'avanguardia negli spazi della struttura originaria, oggetto di un importante restauro conservativo.
rebisrestaurant.com | @rebisrestaurant
Rebis
Via Garibaldi 31-33
25015 Desenzano del Garda (BS)
Martedì - Domenica, 19:30-22:00